Press Reviews / AB+

Sands-zine (IT)
AB+ by Cold Voodoo
2018

Sostenere che il jazz svizzero è sempre ad alti livelli non sarebbe veritiero, mi sono imbattuto infatti in più d’una occasione in dischi jazz provenienti dal piccolo paese d’oltralpe che erano autentiche boiate, cionondimeno è vero che alle falde delle alpi svizzere nascono e si sviluppano alcuni progetti estremamente interessanti e anche che è possibile assistere a un vivace ricambio generazionale. Per quanto riguarda la prima affermazione posso fare nomi storici come Pierre Favre e Irene Schweizer e quelli più recenti di Christoph Gallio, Daniel Studer e altri dei quali s’è scritto in sands-zine. Il contrabbassista Silvan Jeger, già incontrato in formazioni quali Day & Taxi e This Difficult Tree, e il sassofonista Tobias Meier, coinvolto anche nella gestione della Wide Ear Records, hanno rispettivamente 33 e 34 anni, rappresentando così le nuove generazioni dei jazzisti elvetici. “AB+” propone una formula piuttosto originale, i duelli contrabbasso-sax non sono poi così numerosi, dove la citazione d’obbligo va ai duetti fra Dave Holland e Sam Rivers, seppure Meier suoni l’alto e non il tenore o il soprano. Anche il suono del sax, fra il torrido e lo straziante, fa pensare più a tenoristi come Ayler e Brötzmann (lato B) o ancor più, soprattutto nei momenti più delicati e discorsivi, al soprano di Steve Lacy (lato A). Per quanto riguarda il contrabbasso di Jeger pare invece obbligatoria la citazione dei gemelli Dave Holland e Barre Phillips. La scelta della produzione su musicassetta lascia intendere di due anime nate e cresciute in mezzo a moltitudini di provata fede punk e/o lo-fi. È così, in mezzo a tutto questo, che vive Cold Voodoo. Se la cosa vi alluzza non dovete far altro che allungare la mano.

Mario Biserni, 2018

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